top of page

DENTI DEL GIUDIZIO

  • Immagine del redattore: Luca Tallone
    Luca Tallone
  • 13 mar 2019
  • Tempo di lettura: 3 min

Aggiornamento: 4 lug 2021


I terzi molari o denti del giudizio vengono così chiamati in quanto nascono tra i 18 e 25 anni di età e sono gli ultimi ad erompere. Se ne parla tanto in quanto possono creare disturbi di varia natura nei pazienti, principalmente in seguito alla loro mancata o incompleta eruzione, data dall’insufficiente spazio presente in arcata. Questo fenomeno è più frequente nell’arcata inferiore per motivi anatomici, ma non sempre rappresenta un problema, infatti i denti del giudizio che rimangono completamente all’interno dell’osso (inclusi) possono restare in tale posizione per tutta la vita senza nessuna complicanza. La frequenza di denti del giudizio inclusi è sempre maggiore, come lo sono i casi di agenesia (mancanza del dente nella bocca del paziente) di uno o più terzi molari, il che può essere una conseguenza del processo evolutivo della specie umana. Nell’epoca moderna la dieta è costituita da alimenti sempre più lavorati che richiedono un’efficienza masticatoria molto bassa, al contrario, i nostri lontani antenati si alimentavano principalmente di carne cruda e alimenti duri e tenaci che quindi necessitavano di maggior forza per essere sminuzzati e ingeriti. Per questo motivo la mandibola e la mascella dell’uomo moderno sono diventante via via meno sviluppate e di dimensioni inferiori, il che ostacola il corretto posizionamento degli ultimi denti che erompono, ovvero i denti del giudizio.


Quali problemi possono causare?

I principali problemi legati ai denti del giudizio sono da attribuirsi all’incompleta o alterata eruzione degli stessi (disodontiasi) che comporta uno scorretto adattamento della gengiva attorno al dente. Questo fa sì che la gengiva, non sigillando bene alla base della corona dentale, porti alla formazione di uno spazio o tasca in corrispondenza della quale si accumulano placca e batteri con probabile sviluppo di un’infezione

(pericoronarite) e nei casi più gravi di un ascesso.


Spesso inoltre lo loro posizione ne rende difficile la pulizia, soprattutto se molto inclinati, e questo può favorire l’insorgere di carie e infiammazione gengivale a carico dei denti adiacenti. Meno frequenti sono invece i danni (riassorbimento radicolare) a carico della radice dei settimi molari.


Una falsa credenza molto diffusa è che la crescita dei denti del giudizio possa creare un disallineamento degli altri denti; non esiste infatti alcuna evidenza scientifica che dimostri un rapporto di causa-effetto tra i due fenomeni.



Quando è necessario estrarli?


Le indicazioni all’estrazione principalmente si riferiscono ai casi in cui si manifestano le complicanze descritte precedentemente. Uno dei pochi casi in cui può essere indicato estrarli, anche in assenza di patologie a carico dell’elemento stesso o di quelli adiacenti, è quando si deve intraprendere una terapia ortodontica con lo scopo di creare spazio per permettere un corretto allineamento degli altri denti.

Per programmare l’estrazione dei denti del giudizio è sempre necessario effettuare una panoramica(1), un esame radiografico che ci permette di visualizzare il posizionamento e la forma delle radici degli stessi, ma in situazioni più complesse può anche essere richiesta una tac cone beam(2), dal momento che a livello mandibolare si possono trovare in stretto rapporto con il nervo mandibolare, il quale da sensibilità al labbro inferiore.


Togliere i denti del giudizio fa male?


L’intervento viene eseguito in anestesia locale e quindi non vi sarà nessun dolore per tutta la sua durata ma ovviamente, essendo il paziente sveglio, percepirà le sensazioni di pressione e vibrazione date dalle manovre necessarie all’estrazione. Il decorso post operatorio è variabile ed è influenzato dalla complessità dell’estrazione, in ogni caso verrà somministrata una adeguata terapia farmacologica in modo da ridurre al minimo il disagio del paziente. È importantissimo inoltre seguire delle norme che possono variare da caso a caso ma che in generale si possono riassumere in:


- Non fare sforzi intensi nelle 48h successive

- Dormire con la testa sollevata da più cuscini aiuta a ridurre gonfiore e sangunamento

- Evitare di fare sciacqui vigorosi il giorno dell’estrazione

- Evitare cibi troppo caldi nelle 24h successive, l’ideale sarebbero cibi freddi e soffici.

- Curare minuziosamente l’igiene orale andando a pulire anche vicino al sito dell’estrazione per ridurre al minimo il rischio di infezione

- Utilizzare un collutorio contente clorexidina fino alla completa guarigione della ferita

- Evitare di fumare nei 2-3 giorni successivi



Post recenti

Mostra tutti

コメント


この投稿へのコメントは利用できなくなりました。詳細はサイト所有者にお問い合わせください。

CONTATTI

Via Luigi Negrelli, 8/bis
Cuneo, 12100
Italia

0171 693656

115-1156563_land-phone-logo-png-png-down
Whatsapp-web_edited.png
  • Facebook Icona sociale
  • Instagram

ORARI

Lunedì - Venerdì:
Mattino: 8:30 - 13:30
Pomeriggio: 15:00 - 19:30 
Sabato: su appuntamento

Domenica: Chiuso

+39 3284135831

bottom of page